LO SPORT CI P(I)ACE

Noi ragazze e ragazzi della Scuola a curvatura sportiva e della Consulta degli Studenti dell’I.C.  “Giovanni Padalino” di Fano, celebrando la Giornata internazionale per lo Sviluppo e la Pace, rappresentiamo tutto il nostro istituto.

Sicuramente lo sport CI PIACE !!!

Nello slogan di questa giornata abbiamo messo tra parentesi la lettera “i” e diciamo che lo sport CI PACE. Sappiamo, infatti, che tanti sportivi si sono messi IN GIOCO in difesa dei valori della pace, della legalità, della solidarietà, della fratellanza.

Dunque lo sport CI PACE ...

  • quando denuncia la disparità, come hanno fatto Carlos, Smith e Norman alle Olimpiadi del Messico del 1968
  • quando rende possibile l'impossibile, come Bebe Vio, che con la sua storia esemplare di atleta paralimpica mostra a tanti giovani in difficoltà che c’è sempre una possibilità alternativa
  • quando si fa squadra come Francois Peinaar e gli Springboks, la squadra di rugby della Repubblica Sudafricana, che con la vittoria del 1995 ha contribuito alla riconciliazione della nazione arcobaleno dopo l’Apartheid
  • quando ci rende fratelli, come l’americano Jesse Owens e il tedesco Luz Long alle Olimpiadi di Berlino del 1936
  • quando ci fa vincere insieme, come è successo a Tamberi e Barshim che nelle Olimpiadi di Tokio 2020 sono saliti insieme sul gradino più alto del podio nel salto in alto
  • quando è coraggioso come Gino Bartali, riconosciuto Giusto tra le Nazioni per aver trasportato nascosti nella sua bicicletta i documenti che hanno salvato tanti ebrei durante la Seconda guerra mondiale
  • quando è senza confini come il sogno di Samia Yusuf Omar che sperava di poter praticare l’atletica in Europa e invece nell’aprile 2012 ha trovato la morte nelle acque del Mediterraneo
  • quando fa pace, come ha chiesto l’atleta ucraino Vladislav Heraskevich alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 rischiando di essere squalificato.

Questi sportivi e tanti altri sono un modello a cui ispirarci dentro e fuori dal campo o dalla pista.

Grazie anche al loro esempio anche noi vogliamo impegnarci per vivere lo sport come strumento per lo Sviluppo e la Pace.

 

 

 

SPORT PIU’NATURA UGUALE DIVERTIMENTO!

C’è un libro sempre aperto

per tutti gli occhi: la natura.

(J.J. Rousseau)

Nel mese di settembre, per il progetto Accoglienza, le classi prime della Scuola per lo Sport, hanno effettuato un’uscita didattica presso le Cesane di Urbino. Gli alunni hanno fatto due interessanti attività: equitazione presso il centro ippico “Le Cesane” e Orienteering nel bosco adiacente al maneggio. Riportiamo a testimonianza l’emozionante esperienza vissuta dalle classi

 UNA GIORNATA INDIMENTICABILE!

 La magia del bosco

Il sole era parzialmente coperto da nuvole. Ogni tanto si vedevano i raggi del sole passare tra le foglie degli alberi e illuminare piccole zone del bosco. Gli alberi, con i loro colori quasi autunnali, sembravano sereni e felici e nessuno poteva farli diventare tristi. Gli uccellini volavano per il bosco e sembrava giocassero, mentre quelli posati sui rami degli alti pini e abeti cinguettavano allegramente. Sembrava ci fosse un concerto in nostro onore!

Intorno a noi si respirava un’atmosfera davvero magica!

Gli esperti di Orienteering ci hanno divisi in coppie, ci hanno fornito una mappa del bosco e ci hanno spiegato il percorso nel corso del quale avremmo dovuto trovare gli indizi per giungere al traguardo. Il tutto era cronometrato per poi stendere una classifica e decretare un vincitore. Noi tutti eravamo molto incuriositi, emozionati ed eccitati: non vedevamo l’ora di esplorare il bosco, di essere liberi di correre in mezzo al verde… E’ stata un’esperienza davvero molto divertente!

Man mano che ci addentravamo nel bosco il sentiero ha iniziato ad essere irto, scosceso e pieno di ostacoli: il percorso è diventato sempre più stretto e le pietre sono aumentate. In lontananza si vedevano i rovi e il verde del prato ha lasciato spazio al marrone della terra e al bianco delle rocce.

E' stata un’esperienza indimenticabile perché abbiamo conosciuto meglio i nuovi compagni di classe e abbiamo accresciuto i rapporti con i vecchi amici; ma soprattutto ci siamo sentiti liberi e responsabili perché tutte le scelte che facevamo dipendevano dalle nostre decisioni.

E’ stato bello vivere la magia del bosco!

 

Un nuovo amico: il cavallo

L’esperienza presso il maneggio è stata entusiasmante per noi ragazzi perché abbiamo avuto modo di conoscere un’animale che è diventato un nostro amico: il cavallo.

Il cavallo è un animale maestoso, elegante, docile e sensibile che percepisce le emozioni e gli stati d’animo delle persone che lo circondano. E’ importante instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra il ragazzo e il cavallo.
Le istruttrici hanno particolarmente a cuore questo aspetto, spingendo noi piccoli “cavalieri” a prendere confidenza con l’animale attraverso semplici attività. Infatti subito ci hanno insegnato come prendersi cura del cavallo: si comincia a spazzolare gentilmente il manto, ad accarezzarlo dolcemente, a muoversi attorno all’animale con modi tranquilli e sereni. Fondamentali sono anche i momenti in cui si impara a mettere e togliere la cavezza e a sellare il cavallo.
Una volta raggiunto il giusto feeling, l’allievo è pronto per la conduzione del cavallo, prima a mano, passeggiando a fianco all’animale, e qui la relazione tra ragazzo e cavallo diventa via via più profonda e cresce in modo costante. Successivamente siamo saliti a cavallo: che esperienza straordinaria!

Molti di noi erano un po' timorosi perché il cavallo è un animale grande, alto, muove la testa e la coda ma, appena saliti sulla sella, ci siamo subito resi conto che è un animale docile, tenero e attento nell’eseguire le nostre indicazioni. Mentre facevamo il percorso stabilito dalle istruttrici ci sentivamo dei giganti, dei veri cavalieri del Medioevo!
La magia della relazione con il cavallo dona infinite soddisfazioni, alimentando la passione per lequitazione, uno sport unico e straordinario: il cavallo diventa un nuovo e specialissimo compagno di gioco, d’avventura e soprattutto un nuovo amico!!!

 

 

I NOSTRI CAMPIONI!!!

Ci sono storie nel mondo dello sport belle da ascoltare perchè sono messaggi di forza e di speranza, di rinunce e di vittorie. Il nostro territorio è ricco di queste storie, Lorenzo Marcantognini e Lucia Morico  ci hanno raccontato la loro.

Lucia Morico è una Judoka di Mondolfo, ha vinto la medaglia di bronzo ad Atene nel 2004

“Poche cose mi sono riuscite da subito facili, spesso me le sono conquistate con fatica e sudore. Mi ricordo i consigli preziosi del mio primo maestro: quando cadi, rialzati e sarai più forte e anche…. le cose più difficili da ottenere sono sempre le più belle da conquistare. Ricordo ogni volta con emozione il podio e ricordo con gioia i miei amici di allenamento. Eravamo uniti dagli stessi sogni, dalle stesse rinunce, dalle stesse fatiche. Ci ho creduto perché hanno creduto in me”

 

 

Lorenzo Marcantognini ha 19 anni, è di Fano.
Lorenzo è nato senza tibia, per questo motivo all’età di quattro anni, gli è stato amputato l’arto sinistro. Si è avvicinato allo sport all’età di due anni. Entusiasmo e grinta hanno caratterizzato le sue scelte. Fa parte della squadra Nazionale di calcio Amputati e pratica atletica. Detiene il record mondiale dei 400m

La sua vittoria la racconta così: “Una fatica estrema e poi un’esplosione di gioia!!”

E’ stato scelto per entrare a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, il suo obiettivo è crescere e raggiungere traguardi ancora più grandi.

Lorenzo Marcantognini ha 19 anni, è di Fano.
Lorenzo è nato senza tibia, per questo motivo all’età di quattro anni, gli è stato amputato l’arto sinistro. Si è avvicinato allo sport all’età di due anni. Entusiasmo e grinta hanno caratterizzato le sue scelte. Fa parte della squadra Nazionale di calcio Amputati e pratica atletica. Detiene il record mondiale dei 400m

La sua vittoria la racconta così: “Una fatica estrema e poi un’esplosione di gioia!!”

E’ stato scelto per entrare a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, il suo obiettivo è crescere e raggiungere traguardi ancora più grandi.

 

 

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“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante!”

                                                                                                      Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry

 

Da qui la Scuola per lo Sport della Padalino riparte!!!

Riparte prendendosi cura di ogni rosa, rendendo prezioso un tempo difficile, un tempo con tante limitazioni.

Riparte dalle relazioni, dai legami affettivi, dall’entusiasmo dei ragazzi, dalla loro voglia di sperimentare, di stare insieme e di condividere.

Riparte con tutte le precauzioni che i protocolli di sicurezza chiedono di rispettare.

Riparte con tanta fatica ma con una grande certezza: la gioia dei ragazzi è la motivazione più forte!!!

Buon anno scolastico a tutti.

 

 

Coltivare i propri sogni per diventare grandi

Chi di voi sa chi è Davide Mazzanti? Davvero non lo sapete? Ok ve lo dico io… Davide Mazzanti è l’attuale coach della Nazionale Italiana di Volley Femminile. Grazie a lui le nostre ragazze, seconde ai mondiali nel 2019, parteciperanno alle prossime Olimpiadi, il sogno di tutti i ragazzi che praticano uno sport che é anche disciplina olimpica. Davide è uno di noi: viene da Marotta (PU) e ha frequentato l’Istituto superiore Volta di Fano. E’ partito dal basso e ha costruito piano piano la sua carriera mietendo successi dopo successi e arrivando ad allenare la nazionale italiana.  É a capo di un team di allenatori con il quale visiona ragazze e società in tutta Italia cercando di promuovere il più possibile ciò che di buono e costruttivo la pallavolo può generare in tutte le mentalità dei ragazzi che scelgono di praticare questo sport di squadra. Si è presentato a noi che siamo “ la Scuola dello Sport di Fano” in maniera umile e simpatica. Ci ha detto di essersi reso conto da subito che non era un giocatore forte, ma che poteva dare tanto ai gruppi dal punto di vista umano e tecnico ed è così che ha scelto la sua strada: l’allenatore.

 

Se c'è una gara più di ogni altra dove non conta vincere ma partecipare è sicuramente questa: la corsa dei Babbi Natale organizzata dalla Collemar-Athon Club. Un appuntamento che unisce la voglia di stare insieme e di dare il benvenuto al Natale. Tutti in abito rosso e scarpe da running, tutti in fila dietro la "Christmas Safety Sledge", la slitta di Babbo Natale,  una bellissima slitta rossa trainata da un giovane cavallo che ha scandito l'andatura della corsa lungo le colline e i quattro borghi di Terre Roveresche.  I  ragazzi della Scuola per lo Sport della Padalino con grande entusiasmo, nonostante  vento e  pioggia, si sono uniti a questo spettacolare fiume rosso e bianco, un fiume di allegria e solidarietà.